lunedì 23 giugno 2008



con tutta probabilità sto prendendo a calci qualcosa di molto importante.
con tutta probabilità arriva un punto in cui risulto un po' indigesta come compagna.
ma mai dire mai. chi vivrà vedrà.

martedì 17 giugno 2008

l'anello mancante

senza dubbio intercorre qualche differenza tra me e la protagonista di sex and the city. inutile elencare i punti di divergenza tra me e lei. sarebbe una lista troppo lunga. a comincaire dall'abbigliamento e le scarpe per finire con lo stile di vita e le location. ma in questo momento di sigaretta, portatile (non mio) e luce soffusa, mentre sono rivolta alla finestra che non affaccia su manhatthan (spelling errato i suppose) ma su piazzale udine, mi guardo dal di fuori e mi ricordo un po' certi momenti di quella tremenda serie TV nonché floppissimo lungometraggio.
mi sto infatti chiedendo quale sia tra un uomo e una donna il meccanismo che certamente e inesorabilmente scatta a un certo punto in una coppia e che fa sì che la femmina diventi improvvisamente agli occhi del suo maschio una rompicoglioni.
mi domando perchè dopo inizi idilliaci alla fine l'asse della bilancia si sposta e mette la donna in una situazione di semi sudditanza in cui si ritrova a dipendere dal maschio.
ci vediamo?
perché non mi hai chiamato?
perché quel messaggio così stringato?
perché quel tono rigido?
il fatto è che ogni giorno dovrebbe essere come l'ultimo. o meglio come il primo.
e ogni giorno mi piacerebbe svegliarmi con rinnovato entusiasmo e sentirmi ogni singolo secondo desiderata e indispensabile. alla fine sono sempre io che rincorro che cerco e che ho bisogno di questo e di quello.
forse, anzi certamente, perché assolutizzo tutto e di base non riesco a vedere sfumature.
la relazione è complicata da gestire, nutrire e tenere in equilibrio.
non voglio pensare che sia impossibile. ma sono cosciente dell'enorme difficoltà che comporta la gestione di una coppia.
e per quanto possano eserci grandi sforzi e grandi passi avanti per me non è mai abbastanza e mi sento sempre una parte. un pezzetto. un tassello minuscolo. quando invece mi piacerebbe essere molto do più di questo.

lunedì 9 giugno 2008

faccio ancora sogni strani
e quasi mi vergogno a dirlo perchè tanto penso che riderai
perchè mi lamento in cotinuazione e allora non dico più niente
perchè devo andare a roma
e sottolineo DEVO
e perchè ho deciso di non aspettare più nessuno per decidere
e quindi fanculo.
autogestione
infondo credo che più difficile dell'amore ci sia lo spirito di coppia che poi di fondo è una conseguenza dell'amore.
matrimonio e convivenza sono tutte stronzate se manca questo
il pensiero al plurale insomma
e alla fine cerco tanto la compagnia ma se poi alla fine devo avere paura di essere me stessa che senso ha?

mercoledì 4 giugno 2008

tutto domani

Ho smesso di pensarti ormai
Ma faccio sogni strani
Mi specchio e c’è un estraneo
Che ha ancora le mie mani
Che come nei diamanti
Schieravi su di te
Pronta a far progetti per noi
Rimandavamo sempre tutto a domani amore
Per esser sempre quello che vuoi
E non finire mai non finire mai
Se questo è il tempo che si ha
Mettiamo una distanza
Dalla città dai numeri dal freddo della stanza
Voglio la tua bocca
Ma mi passerà
Prima che si apra per me
Per rimandere ancora tutto a domani amore
Ed esser sempre quello che vuoi
E non finire mai non finire mai
Musa un po’ puttana madre della mia bambina
Ora che son forte so che sei più forte tu
Non finire mai non finire mai