lunedì 25 febbraio 2008

cure me

Marzo sembrava così lontano e invece eccolo qui... io svogliata come poche volte nella vita mi trascino stancamente tra gli impegni di lavoro e cerco di dare fiato ai miei entusiasmi sentimentali, anche se tra mille incertezze.
in questi giorni ho realizzato di essere sempre sulla soglia, di non abbandonarmi a nulla e di sembrare, in certe occasioni, così rigida e silenziosa da generare quasi imbarazzo.
cerco di immaginarmi le stesse situazioni con me assente. se siamo in 3 o 4 persone mi immagino come sarebbe senza di me. inutile negare che il 90% delle volte immagino un calo di tensione incredibile dovuto alla mia assenza.
incredibile di quante pippe mentali io possa essere capace. e pensare che mi sono stati fatti anche complimenti in questo senso... per la serie... brava, quante seghe mentali che ti fai....!
diciamo che non è che io me ne vanti.
ma questa è la settimana del dark. e tutto è concesso.... melancolia above all. serpeggia in me una certa eccitazione nel pensare che tutto sommato il 2 di marzo è vicinissimo. ma è un'attesa che voglio gustarmi

giovedì 21 febbraio 2008

momento di saudajiii.
sarà il superlavoro.
sarà che ho il vomito, ma non c'è niente di stupendo.
sarà che gira e rigira mi sento sempre sola e starmi dietro non è facile. perchè sono esigente. e voglio l'esclusiva.
sarà che è ancora giovedì enon è già venerdì.

mercoledì 20 febbraio 2008

L'immagine di te - Radiodervish

Ieri prima serata mondana milaese. Blue Note. Radiodervish. Milano e i Radiodervish sono per me come due punti che si incontrano lungo il mio cammino. Un piccolo segno del fatto che, sebbene tutto cambi, molte cose rimangono uguali e imperiture. E questo è molto confortante.
E poi. A Stefania con gioia. Nabil


Come l’alba dentro i vicoli
Mi sorprende il tuo calore
Fingo ancora di dormire sai
Mentre scivoli da me

La tua assenza ha molte vittime
Io che non so più aspettare
Crollano chiese infallibili
Sulle spalle degli eroi

L’immagine di te
L’immagine
Che il desiderio
Non fa spegnere

L’amore che fa impazzire gli dei
Svanisce nei giorni che non avrò mai
Io dove sarò
Tu dove sarai

Notte che già scioglie i vincoli
Scopro al vento il mio dolore
Colmo il vuoto con i simboli
Mentre fuggi via da me

L’immagine di te
L’immagine
Che il desiderio
Non fa spegnere

L’amore che fa impazzire gli dei
Svanisce nei giorni che non avrò mai
Io dove sarò
Tu dove sarai
L’amore che mi separa da lei
Raccoglie la guerra che è parte di noi
Io dove sarò
Tu dove sarai

domenica 17 febbraio 2008


il week end è stato incredibilmente denso di luoghi persone affetti e chilometri. viaggio ntturno, giornata a bari e matrimonio. rientro via aria. a milano la temperaura è di zero gradi celsius. in tutti i sensi.
il matrimonio è stao splendido, splendido rivedere tutti i cugini. con le loro fidanzate bellissime. vestitini e scarpe alte ovunque.
mi chiedo se mai troverò il mio posto. quando vado a bari sento come una forza che mi spinge a considerare quella città come la mia patria, la mia terra.
viaggio nella notte tra gli ulivi e il silenzio. tra le luci lontane e una tramontana violenta che stordisce e rende tutto confuso.
Milano mi sembra sempre più sconosciuta e ostica e mi rintano in questa casa dal pavimento anni 40 di una vita che non ho ancora vissuto e che mi hanno solo raccontato.
vorrei essere più leggera di così. più spensierata e solare e non così gotica cupamente crepuscolare.
come posso desiderare la puglia se sono così?

giovedì 14 febbraio 2008

Dove Ho Visto Te - Jovanotti

Molto narcisisticamente mi rivedo moltissimo. In ogni frase. Sarebbe bello se qualcuno l'avesse scritta per me. So che è solo Jovanotti, con la zeppola in bocca lungo la via di Damasco.... ma che ci posso fare

E le mie gambe han camminato tanto
E lamia faccia ha preso tanto vento
E coi miei occhi ho visto tanta vita
E le mie orecchie tanta ne han sentita
E le mie mani hanno applaudito il mondo
Perchè il mondo è il posto dove ho visto te
Dove ho visto te
E le mie ossa han preso tante botte
E ho vinto e perso dentro tante lotte
Mi sono steso su mille lenzuola
Cercando il fuoco dentro una parola
E le mie mani hanno applaudito il mondo
Perchè il mondo è il posto dove ho visto te
Dove ho visto te
E c'è una parte dell'America
Che assomiglia a te
Quei grandi cieli senza nuvole
Con le farfalle e con le aquile
E c'è una parte dentro all'Africa
Che assomiglia a te
Una leonessa con i suoi cuccioli
Che lotta sola per difenderli
E le mie braccia hanno afferrato armi
E tanta stoffa addosso a riscaldarmi
E nel mio petto c'è un motore acceso
Fatto per dare più di quel che ha preso
E le mie mani hanno applaudito il mondo
Perchè il mondo è il posto dove ho visto te
Dove ho visto te
E c'è una parte della mia città
Che assomiglia a te
Quella dei bar con fuori i tavolini
E del silenzio di certi giardini
E c'è una parte della luna
Che assomiglia a te
Quella dove si specchia il sole
Che ispira musica e parole
Baciami baciami baciami
Mangiami mangiami mangiami
Lasciami lasciami lasciami
Prendimi prendimi prendimi
Scusami scusami scusami
Usami usami usami
Credimi
Salvami
Sentimi
E c'è una parte della vita mia
Che assomiglia a te
Quella che supera la logica
Quella che aspetta un'onda anomala
E c'è una parte in Amazzonia
Che assomiglia a te
Quelle acque calde e misteriose
Le piante medicamentose

martedì 12 febbraio 2008

true as fiction

dipendere dagli umori e dalle lune di una persona è davvero davvero snervante.
ormai riesco a capire l'andazzo della giornata dai passi in corridoio e dal modo in cui saluta.
l'ansia che sale quando ci sono due telefonate ravvicinate, ovvimanete fonte di enorme stress. perchè è tutto sulle sue spalle.
l'ira violenta mi si scatena dentro e una irrefrenabile voglia di prendere le mie cose e con massima serenità andarmene, non prima di avere detto tutto, ma tutto, quello che penso.
vivo in un mondo di finzione dove la vera me stessa esiste poco e niente e moltissime persone conoscono quella che non sono.
come qui e ora. calma calma. buona buona. anche remissiva a volte. superdisponibile. ma diciamo che a furia di tirare, la corda può anche spezzarsi. e siamo lì lì. agli utlimi filacci di juta che stanno per cedere. io sto quindi per cadere per terra, trascinandomi addosso tutte le conseguenze del caso.

lunedì 11 febbraio 2008

my feet in the air

tu forse non essenzialmente tu.
sono ancora stordita. ed è già mezzogiorno e la giornata non è delle più produttive.
spesso il mio sembra un banale lavoro di segretariato.
non so per nulla districarmi tra fatture e consuntivi. ma dovrò imparare. ma il mio intelletto si rifiuta e si allontana.
mi interrogo su questioni più o meno esistenziali sulla mia vita sentimentale. è tutto giusto? è tutto fuori tempo? ogni tanto mi sento un po' come se galleggiassi in un mare placido. come se ci fossero mille occasioni in questa storia da cogliere e io invece me le lascio navigare di fianco senza coglierle con il giusto e doveroso entusiasmo. e un po' mi dispiace sentirmi così. un vago senso di inadeguatezza serpeggia.
per fortuna è quasi primavera ormai. forse i primi di maggio reggio emilia per inseguire un po' di fotografie e seminari ad alto contenuto culturale. ci vuole.

sabato 9 febbraio 2008

pc vs mac

splendido banner rich media sul sito del new yokr times

venerdì 8 febbraio 2008

giovedì 7 febbraio 2008

sufring on a rock

in questa giornata semipiatta e seminoiosa in cui si stanno scatenando gli isterismi di mezzo mondo e la scienza medica più avanzata interviene su parte del mio parentado, navigo selvaggiamente in rete a caccia di qualcosa di interessante e culturalmente elevato da fare.
e quindi tutti su www.youmark.it a guardarsti tutte le campagnette....

mercoledì 6 febbraio 2008

stairway to heaven

l'annoso problema dello stoccaggio di scatole e scatoloni angoscia un po' tutti.
a chi non è mai capitato di traslocare, inscatolare o semplicemente ricevere una spropositata quantità di posta tale da doverla accumulare nelle scatole delle posteitaliane....
la soluzione non è semplice ma può tutto sommato dare adito a riflessioni più o meno trascendentali/ascetiche sull'essenza dell'animo umano.
così le scatole possono essere conservate in vari modi. chiuse in un armadio, per esempio.
oppure formare un grattacielo, una colonna, un pilasto.
una pila intera di scatoloni gialli posteitaliane diventa una moderna starway to heaven. e icaro può salire fino al secondo piano e quasi quasi toccare la dextera dei.

a parte queste digressioni la vita milanese procede. battezzata da un sole splendidamente splendido.
i miei investimenti anche procedono. anche troppo. mi ingolosisce un po' la metropoli....
Ma nel mese di marzo verdò i cure e i portishead e la cosa mi rende molto molto molto felice.
alla faccia del troppo glucosio.

martedì 5 febbraio 2008

G.D.O.

credo che uno degli articoli sempre in offerta presso la grande distribuzione sia il bagnoschiuma bionsen. premetto che una delle preoccupazioni più grandi di mia madre quando io devo partire per periodi più o meno lunghi è quella di darmi un rifornimento generale e totale di articoli da bagno, shampo, bagnoschiumi, dentifrici, saponi e detergenetni vari ed eventuali. nel caso specifico la passione della mia genetirice è quella dell'acquisto dei multipack: massima convenienza, ottimizzazione della spesa e durata lunga, anche contro il mio largo uso dei suddetti prodotti. La cosa implica che la mia valigia, quando parto, è sempre pericolosamente appesantita da una gamma variegatissima di boccette a rischio apertura e spargimento del contenuto schiumogeno fra i vestiti e i calzini.
tutto questo per dire che alla fine le marche degli shampo e dei dentifrici cambiano sempre ad ongi trasferta. la cosa invece che rimane sempre uguale è il multipack del bangoschiuma. sempre rigorosamente bionsen. quello con gli oligominerali giapponesi (che poi gli oligominerali non sono anche quelli che si trovano in certe acque....?). le induzioni sono due. la prima. il bagnoschiuma bionsen è sempre perennemente in offerta. tutto l'anno tutti gli anni. la seconda. ogni mia trasferta (viaggio studio, vacanza, e ora la mia nuova vita milanese) è accompagnata dallo stesso profumo. che ogni volta mi rimanda a ricordi svariatissimi. qui a milano ora mi sembra di essere in vacanza studio in germania. la germania aveva lo stesso profumo dell'irlanda. corsi e ricorsi.

lunedì 4 febbraio 2008

one way

sono sempre qui. ma tutto mi sembra diverso. come se non fossi più sospesa tra viaggi di andata e ritorno, come se avessi molto più spazio di libertà che difatto ancora mi spiazza un po'. poi magari scopro che tutto questo tempo extra non so come riempirlo. o scopro che tutto questo tempo extra che penso di avere non è poi così tanto.
di base però c'è la voglia di fare tante cose.
c'è il dubbio che dopo questa scelta io non abbia più voglia di tornare indietro, come credo sia giusto che sia. e insomma questa cosa mi fa riflettere sul fatto che infondo si tratta di un cambiamento profondo. piove su milano e piove su questo giorno diverso dagli altri.
la giornata è un po' mogia. ma pensieri dolcissimi mi fanno compagnia e mi fanno pensare ed essere sicura che ci sono tantissime cose bellissime per cui vale la pena essere attivi e vivere anche le seccature del lavoro. che poi uscita dall'ufficio ci sono persone e posti che mi aspettano. e tutto è molto caldo, accogliente e dolcissimo.
il concerto dei cure poi si avvicina. manca meno di un mese ormai. e sembra stupido ma anche questa cosa contribuisce ad una certa perfezione dell'equilibrio generale.

domenica 3 febbraio 2008

on the road again

già detto e ridetto, ma il 2008 è foriero di grandi cambiamenti.
la fine della vita da studentessa
un contratto di lavoro più o meno sicuro.
e oggi, ancoa una novità. ancora una viaggio verso milano, ma con addosso senszioni tutte diverse di un nuovo inizio. nuova casa con vecchi amici, cosa che fa sempre piacere. una città ancora da viveve e scoprire. ancora tante persone da conoscere. ancora unovi percorsi .
in questa domenica di pioggia ninete può fermare l'incedere della mia vita indipendente.
sono contenta soffisfatta e mi stringerei la mano.
è come essee salita su un altro treno che mi porta da qualche altra parte con dei nuovi compagni di viaggio.

venerdì 1 febbraio 2008

i am very happy

la mia vita da studentessa è ufficialmente finita suggellata da un voto e da una splendida spilla di argento.
suggellata anche da vasche di long island e negroni e dense nuovle di simpatia.
ho dato indicazioni sbagliate a due gentlemen inglesi.
ho impegato 10 minuti a trovare il varco per infilare le monetine del distributore di sigarette.
ho fatto un po' di battute simpatiche. semino e raccolgo quello che mi merito.
da domenica sarò ufficialmente a milano.
la metropoli mi attende.
sono già ingolosita da concerti e varie ed evenutali.
sono molto felice. più che felice. felicissima.