martedì 28 agosto 2007

p.d.v.

alcuni mi dicono che sembro serena, altri i dicono tutto il contrario.
chi dice che sono dimagrtia, chi dice che sono ingrassata. sempre io, sempre la stessa, stessi capelli, stessi occhi. eppure mille impressioni diverse sugli altri.
oggi è stata una giornata molto positiva al lavoro, diversa, se non altro, e interessante come tutte le cose nuove.
domani giornata dura ma sono contenta. si va dal cliente, nella tana del lupo. la mia prima vera e prorpia visita
il tempo sta lentamente cedendo all'autunno. prime piogge e primi grigiori atmosferici ma io ho sempre caldo.
forse sarà il sole di una decina di giorni fa che ancora mi riscalda.
milano mi lascia sempre diù indifferente. spesso arrivo in ufficio senza rendermene conto. nel tragitto mi immergo così profondamente nei miei pensieri che la realtà attorno a me diventa un accessorio inutile.
penso di parlare sempre troppo. penso di dire le cose sempre troppo sinceramente. ma il dirle mi alleggerisce. cose liberarmi da un piccolo fardello a costo di massacrare gli altri con le mie parole.

lunedì 27 agosto 2007

with best compliments


Dà sempre una certa soddisfazione sapere che qualcuno è rimasto colpito da te.
sapere che il tuo fascino è intramontabile e colpisce scenza intenzione.
Quindi, grazie!

si lavora e si produce

finalmente un senso al mio stare qui in agenzia, dopo una settimana di vuoto.
non che mi stia ammazzando di lavoro, ma per lo meno ho fatto quel paio di cose che in mia assenza nessuno avrebbe fatto, o avrebbe fatto svogliatamente. sepre compiti ingrati, sempre lavori che poi non portano la mia firma. ma lavoro per la mia personale gloria... perchè? è un problema?
un po' di cose da fare qui in ufficio, con la serenità di essere DA SOLA. senza pressioni.
tutto mi sembra improvvisamente consueto. normale. come se improvvisamente tutto sia più sensato. sensato svegliarsi presto, farsi una doccia e bere il caffè guardando dalla finesta l'uomo del palazzo di fronte che fuma su suo balconcino.
andare in stazine a piedi, ocn la città che si sveglia e l'aria fresca. un senso strano di serenità. consapevolezza.
il treno, il viaggio più veloce se si chiacchiera, la metro, solo un momento ascoltando musica a volume indecente per coprire il rumore del treno, cancellare i corpi di sconosciuti schiacciati contro di me.

il weekend passato mi sembra lontanissimo, per fotuna. perchè è stato vuoto e piatto e tormentato.
in porspettiva il prossimo mi sembra ricco, già un paio di proposte in ballo. voglia di non pensare a nulla e perdermi in un fiume di chiacchiere e drink....

a. è tornata, finalmente. e questo mi rasserena. stasera cinemino, domani sera qualcos'altro. per iniziare a vivere fuori da queste mura grigie e rosse.
mi sento più leggera. forse perchè ho sognato cose molto belle questa notte. forse perchè infondo il mese che sta per iniziare mi piace molto. i colori e i profunmi dell'autunno spesso mi riempiono di voglia di fare molto più di atre stagioni.
e poi fra un po' è il mio compleanno. e non vedo l'ora di diventare grande.

domenica 26 agosto 2007

in vain

ogni tanto ho l'illusione che le cose siano diverse. o che perlomeno possano esserlo.
mi capita di pensare che infondo sono io quella sbagliata e allora rimetto tutto in duscussione con tutte le conseguenze del caso. rivedo tutto per l'ennesima volta, ci rienso e ci rifletto a lungo. e decido che forse si, che fre si può provare ancora a dare fiducia a qualcuno che ti giura cose meravigliose.
ma poi cazzo. sempre devo disattendere ogni aspettativa. in ogni circostanza. e mi rendo conto di quanto sia triste e patetico il mio comportamento. sempre a preoccuparmi di fare quadrare le cose, sempre a correggere il tiro di quello che faccio, quando poi gli altri semplicemente se ne fregano di tutto e di tutti. con mota serenità e molta tranquillità.
e quindi la conclusione è una. smettere di affannarmi. capire, una volta per tutte, capure profondamente dentro di me che non vale la pena.
che non hanno nessuna importanza i miei sforzi.
che tutto quello che faccio, infondo, è come se lo facessi invano vsto che la controparte è sempre zero.
ho sbagliato sbaglio, continuerò a sbagliare. ma adesso capisco.
mi domando solo quando finirà questo orrendo periodo. mi chiedo cosa o chi possa tirarmi fuori da questo pantano, mi rendo conto anche che dovrò essere io da sola a farlo. a salvarmi, in un certo senso, prima di impazzire completamente di rabbia. per tutta questa indifferenza, per tutta questa freddezza, per tutto questo fatalismo, come se le cose spuntassero da sole dal nulla.
ho bisogno di tempo e spazio solo miei. recuperare le energie. la fiducia.l'orgoglio. la dolcezza che ho perso. che qualcuno mi ha portato via per il prorpio bieco bisogno.
post patetico. avevo promesso a me stessa che non ci sarei ricaduta, ma è più forte di me.
il prossimo post, prometto, sarà diverso.

venerdì 24 agosto 2007

pillola rossa o pillola blu?

sono una persona impulsiva.
non riesco mai a trattenere le parole, dico sempre tutto. agisco sempre secondo l'isitinto del momento.
non sempre è bello, non sempre è facile più che alro. anche perchè sono una persona volubile.

questa premessa per dire che nelle utlime settimane la mia vita continua a cambiare più o meno ogni giorno.

ogni momento sento che le cose potrebbero essere radicalmente diverse.

sostanzailmente sono difronte ad un bivio. scegliere la strada già
batuta, in qualche modo conosciuta. senza emozioni. con indifferenza e atarassia.
o avventurarmi in una dimensione sconosciuta, pericolosa forse. ma di gran luga più viva. ma i fondo dentro di me ho già scelto.

giovedì 23 agosto 2007

l'applausometro interiore

certe volte ti ritrovi a fare delle cose che ti catapultano improvvisamente nel passato più lontano. tutto è ugiale a molto tempo prima, sono cambiate magari un paio di cose. tipo l'abbigliamento più leggero o più pesante a seconda della stagione, la quantità di gente in giro a seconda del periodo dell'anno, la luce a seconda dell'ora, e ancora una volta a second adella stagione forse sono cambiate anche e sensazioni. perlomeno quelle basiche di caldo e freddo.
poi c'è un altro piano di cose che non cambiano. una serie di sensazioni fisiche chimiche emotive che sono rimaste del tutto invariate.
poi, ancora più in profondità, c'è un altro livelloreattivo ancora. questo forse è il punto critico, la zona più hot di tutta la faccenda insomma. diciamo una specie di ago della bilancia, una specie di applausometro interiore che ti rivela all'istante se la situazione che si ripropne sia di tuo gradimento o meno.
l'applausometro interiore ti dice un sacco di cose.
ma come tutti i marchingegni meccanici o fisologici che siano, l'applausometro interiore può andare in tilt, o in sovraccarico a causa, magari, di sensazioni discordanti.
insomma, un distastro, una specie di millennium bug intimista che ti sbarella totalmente, ti porta ad agire in modo inconsulto, ma tutto sommato in un modo che una certa logica la segue sempre.

andando oltre, è inquetante certe volte scontrarsi con la diversità. inquetante perchè, mi dispiace ammetterlo, ma la divesità è difficile da accettare, soprattutto se con questa diversità ti piacerebbe fare delle cose. delle cose qualsiasi. anche solo semplicemente guardare un film di serie b sul divano di casa la domenica sera.
siete lì, sul divano, con il plaid di pile dell'ikea. tutto va apparentemente benissimo, ma poi, di colpo, la terra si apre in due, un enomre vuoto vi divide, cercate di rimanere aggrappati, vi tirate, strattoate, facendovi un gran male. ma alla fine. inesorabilmente. il vuoto cosmico si farà largo tra voi due.
per la serie, l'ottimismo è il sale della vita.

domenica 19 agosto 2007

back to back

sono strane certe decisioni che vengono prese su due piedi e poi sembrno segnare indelebilmente tutta a vita. (esagerata...). lì per lì sei come in trance e non sai nemmeno bene che cosa stai facendo. ma sai che c'è un motivo. che è giusto così.
poi ti ritrovi catapultato in un'altra situazione, gi vista, già vissuta. e succede che per tutto il tempo ti domandi il vero motivo della tua presenza lì.
eppure poi riflettendo a mente fredda è meglio così.
basta solo abituarsi un po' all'idea. riassestarsi. cercae di non farsi intimorire da disapprovazioni varie ed eventuali. andare dritti per la propria strada .
e soprattutto basta non tornare andora indietro.