domenica 30 settembre 2007

che domenica bestiale

minchia. nessuna altra parola per descrivere questa giornata.
il weekend è iniziato sotto i migliori auspici, venerdì sera, per concludersi (ok, non ancora concluso, ancora la serata è salvabile) come una cosa molle e informe. una merda insomma.

venerdì 28 settembre 2007

reveries e corrispondenze di amorosi sensi

up to now una strana giornata.
stanca dalla settimana, ma carica per la serata.
vorrei solo fregarmene. ma non ci riesco. semplicemente perchè certe cose mi interessano davverto troppo. forse più del necessario. forse molto di più che agli altri.
odio l'approssimazione. odio la sensibilità elefantiaca. odio dovere sempre far notare le cose alle persone. odio molto più questo che non ricevere io delle critiche o degli appunti sul mio comportamento.
ma poi piccole cose inaspettate accadono. e anche se sono infinitamente stupide, mi fanno infinitamente piacere. perchè sono piccole conferme a me stessa. piccole perle di self estime che non fanno mai male.
e poi è così bello sognare, inventarsi delle storie, costruire castelli in aria.....
intanto mi innervosisco perchè i telefoni suonano sempre occupati, perchè le persone si dimenticano cose fondamentali.
ma è venerdì, fra un po' sarò fuori da qui e lontana da questi stupidi accidenti.

martedì 25 settembre 2007

please to meet you.

spiragli di luce.
segnali di vita.
è strano come, a distanza di tempo, ti ritorni la voglia di parlare con persone che hai avuto a portata di mano per mesi ma con le quali hai scambiato sempre troppe poche parole.
sempre una bella sensazione di rinnovata curiosità. e di un minimo di certezza circa al fatto di partire, in qualche modo, da presupposti in parte comuni.
le giornate si accorciano, sta arrivando l'autunno. le foglie nel parco inziano a cadere. una dopo l'altra. ma io non ho troppa paura.
le cose si fanno complicate.
affronto tutto a piccoli passi. verrà l'autunno. e avrà i miei occhi.
mi guardo e mi riconsoco per una volta, come me stessa rifelssa negli specchi.
sono io. prorpio io. solo io. senza dipendenze e senza altre presenze.
infondo non ho bisogno di niente e nessuno perchè ben poche cose possiedo e ho posseduto.
adesso pausa.
caffè.
sigaretta.
balcone.

lunedì 24 settembre 2007

m.b.

Veggio co' be' vostr'occhi un dolce lume
che co' mie ciechi già veder non posso;
porto co' vostri piedi un pondo addosso,
che de' mie zoppi non è già costume.


Volo con le vostr'ale senza piume;
col vostro ingegno al ciel sempre son mosso;
dal vostro arbitrio son pallido e rosso,
freddo al sol, caldo alle più fredde brume.

Nel voler vostro è sol la voglia mia,
i miei pensier nel vostro cor si fanno,
nel vostro fiato son le mie parole.

Come luna da sé sol par ch'io sia,
ché gli occhi nostri in ciel veder non sanno
se non quel tanto che n'accende il sole.

domenica 23 settembre 2007

un quartino

non mi avete postato molti auguri... FATELO!
i miei primi 25 anni.
all'insegna di un weekend eno-gastronomico-culturale fra cinema teatri e sagre dei sapori regionali.
domani per oscuri motivi conoscerò wilma de angelis. Fortune che capitano a pochi nella vita.
giornatine un po' stupidine queste due passate.
la congiuntura astrale non deve essere delle migliori. Ma ci sono bagliori nella notte e spiragli di luce.
mi ritorna alla mente una vancanza del 2003.
telefonate di rito da ti-faccio-un-mondo-di-auguri. Ma sempre gradite, che mi catapultano nel passato e mi fanno venire voglia di viaggi e incontri.
berlino est.

venerdì 21 settembre 2007

non comprendo!


lo so che il 90% dei blog appartengono a quelle gategoria di scrivo-i-cazzi-miei-ma-per-non-sputtanarmi-li-scrivo-in-modo
-che-non-si-capisca-un-cazzo.
So anche che questo blog, probabilmente, rinetra nella categoria. Ma sui blog di persone che conosco molto bene e alle quali tengo, persone nella cui vita penso di avere un ruolo o, quantomeno, una presenza, insomma nei loro blog rimango a bocca aperta quando leggo cose che francamente non capisco affatto. perchè ho il desiderio/pretesa di sapere tutto.
un caffè coi parenti alle sei del mattino potrebbe essere risolutivo.
ecco
questa è una frase che non decifro.
soprattutto quando la prima frase invece la capisco. o forse la interpreto un po' come cazzo mi pare.
forse solo non capisco mai un cazzo. e tutto quello che ho creduto di capire fino ad ora, in relt non l'ho mai capito.
meno 2 giorni al mio compleanno. che passerò senza troppa convinzione in compagnia di una persona che non so bene collocare nella mia esistenza.
di fatto vorrei tutt'altro. ma ora mi sembra di dovere rispondere ad una specie di ordine precostituito che vuole che le cose vadano in un certo modo preciso.
ma poi alla fine forse andranno davvero in tutt'altra direzione.
e poi è confortante sapere che certe persone teste di minchia infondo ti vogliono bene. sognano davvero un futuro assieme a te. ma forse anche questa cosa rientra nella serie di cose che penso di avere capito e di cui invece non ho capito un cazzo.

giovedì 20 settembre 2007

pusa pranzo. milano, il luogo preciso non ha importanza. infondo poteva essere qualunque angolo di mondo. non vedevo o sentivo nulla attorno. nessuna altra faccia o voce a distrarmi dalla conversazione a dir poco violenta e velenosa. come al solito prevarico tutti con le mie parole pesanti e fredde come acciaio. sono definitiva. ma mi piacerebbe vedere persone altrettanto definitive. nesusno sceglie mai. nesusno capisce che scegliere è importante e dalle scelte a volte dipendono gli umori e le sensazioni e gli stati d'animo altrui.
sole. caldo. il mio pranzo quasi intatto. 30 minuti durati un secondo. o un'eternità a seconda dei punti di vista. essere così annebbiati dalla rabbia e dalla frustrazione da sbagliare la direzione della metro, accorgersene solo un secondo prima di salire. per fortuna.
tutto sommato però sono rientrata in agenzia prima della mia capa.
1 punto guadagnato, per contro mille mila punti persi per quanto riguarda serenità, calma, sorrisi e dolcezza.
che schifo.

lavorare meno, lavorare tutti

domenica è il mio compleanno. che dire, fatemi un po' di auguri.
oggi giornata inizata male ma fortunatamente appiattita su un mare di infinita noia lavorativa. è così. giorni pieni e tesi, giorni vuoi e molli.
litigo sempre con tutti. una mutazione nel mio carattere. la dolcezza che mi distingueva sta svanendo poco a poco.
il lavoro è difficile e complicato e le persone attorno a me lo rendono impossibile.
trovo nuova aria in un libro bellissimo che vi consiglio. silvano agosti, lettere da kirghisia.
una ventata d'aria fresca e di sana utopia.
torno a inventare strategie nuove per vendere torte in scatola. prevedo aggiornamento nel pomeriggio.
saluti.

martedì 11 settembre 2007

questa è la milano che mi ingoia

stanca e nervosa.
sempre più nel loop del lavoro selvaggio.
questa è la milano che mi ingoia.
gente che aspetta, senza sapere che io non ci sono, sono già lontana anni luce.
Anni luce. cazzo. che faccia un po' di chiarezza tutta questa luce.
Sono solo stanca e nervosa.
sull'orlo dell'esaurimento credo. come se le vancanze non ci fossero mai state.
come se niente si fosse mai fermato.
good night and good luck.

lunedì 10 settembre 2007

father & daughter

ci sono giornate come questa in cui mi sento serena e soddisfatta. in cui il lavoro, tutto sommato, va bene. giornate in cui riesco a destreggiarmi con leggerezza fra i mille problemi che mi si parano davanti con la frequenza di gocce di pioggia.
in queste giornate, in cui mi sento tutto sommato realizzata, mi chiedo se anche coloro che mi gurdano da lassù siano ugualmente soddisfatti di me...
ogni tnato sono felice anche solo se qualcuno al lavoro mi fa un sorriso, mi rendo conto ogni tanto di sorridere con ostinazione difronte a chi è contrito dalla concentrazione o dallo stress.. ed è una piccola conquista ricevere anche solo un piccolo accenno di sorriso da parte di queste persone.
sono più bella io stessa quando sorrido. quando invece incontro il mio sguardo stanco e scazzato sui finestrini della metrò, quasi non mi riconosco. Ma poi, è bello ritorvarmi a ridere di qualcosa.
Insomma. molto banalmente molto semplicemente sono contenta. Nonostante tutto. Nonostante tu mi guardi da lassù e non da quaggiù. Vabbè insomma. Mi manchi. Ma ci sei.

domenica 9 settembre 2007

che ci faccio io qui?

bologna è sempre bella, una città splendida, piena di vita. piena di gente. mi sento sempre a casa quando vado a bologna. mi sento allegra, quando scendo dal treno. mi semra che tutte le persone che scendono a bologna, me compresa, abbiano in quel momento un'aura intellettuale, rilassata, divertita, serena, interessante...
bologna mi si offre alla vista come una città buttata lì un po' a caso, con i palazzi tutti addossati, i portici sghembi, le strade strette.
Piazza Maggiore. Il nettuno. Le vie del ghetto. Tutto è familiare, non mi perdo più per le strade di Bologna. So benissimo che la freccia medioevale è conficcata in una trave di un portic di strada Maggioe, so che Piazza Santo Stefano ospita il mercato dell'antiquariato ogni domenica e che in quella piazza c'è il mio baretto preferito.
So benissimo che il cinema costa meno il mercoledì, so dove fanno il mohito buono e so dove trovare hambuger di struzzo. Non manca proprio nulla a bologna. le crepe più buone del mondo non le fanno a parigi, ma in via delle Belle arti a Bologna. A due passi da casa di m. a due passi da via delle Moline, a due passi dall'Osteria dell'Orsa. Dove hanno sempre la Bijoorn.
Bologna mi accoglie come una mamma, mi fa divertire come l'amica del cuore, mi rilassa come una nonna, mi ama come un uomo perfetto. Mi offre ogni volta quello che cerco, rovo sempre tutto a Bologna. Anche le vhs di Jodorowsky.
Bologna di notte è incredibilmente romantica. Romantica e undergorund. Persino i punkettoni mi sembrano un contron ideale certe volte. Persino le birre vuote spare sui gradini, persino le scritte sui muri, i cani che dormono sotto i portici. Tutto mi sembra perfetto. E mi sembra pefetto essere lì. Perfetto parlarsi, come se fosse la prima uscita insieme.

venerdì 7 settembre 2007

è solo un sogno - p.b.

Tutto resta ed è normale. Non c’è niente di speciale
Una carogna resta tale anche coi guanti bianchi
E l’universo tridimensionale sta perdendo il suo colore
Ed è avaro di stupore e di bei pensieri
Ma resta qui con me. E inventiamo un mondo che ci faccia ridere
Tutto resta uguale e i nostri occhi annoiati e semispenti
Non si accorgono che il sole ci riscalda tutti
Diventiamo semi-artificiali
Non amiamo più l’amore e scopiamo per capire di non esser soli
Ma resta qui con me
E inventiamo un mondo che ci faccia piangere di gioia
Ed io lo so che è solo un sogno che non ci inventiamo niente
Perché tutto splende ma noi non lo vediamo
Perché siamo velocissimi
Tutto resta uguale ed è banale
Non ha testa per pensare ma nemmeno per sofisticare tutto
Ed io lo so che è solo un sogno che non ci inventiamo niente
Perché tutto splende ma noi non lo vediamo
Perché siamo velocissimi
E lo so che tutto è niente che anche il bianco ha i suoi colori
Ed andare fuori dalle case da noi stessi ci farebbe respirare
Ed io lo so che è solo un sogno

martedì 4 settembre 2007

Handle with care

Lo so, non si capisce mai nulla di quello che voglio. Lo so, è difficile decifrarmi perchè spesso non so giustificare nemmeno a me stessa le mie stessa azioni.
Ma mi piacerebbe solo che mi si trattasse con un po' di cura.

domenica 2 settembre 2007

Cut here - The Cure



"So we meet again!" and I offer my hand
All dry and English slow
And you look at me and I understand
Yeah it's a look I used to know
"Three long years... and your favourite man...
Is that any way to say hello?"
And you hold me... like you'll never let me go

"Oh c'mon and have a drink with me
Sit down and talk a while..."
"Oh I wish I could... and I will!
But now I just don't have the time..."
And over my shoulder as I walk away
I see you give that look goodbye...
I still see that look in your eye...

So dizzy Mr. Busy - Too much rush to talk to Billy
All the silly frilly things have to first get done
In a minute - sometime soon - maybe next time - make it June
Until later... doesn't always come

It's so hard to think "It ends sometime
And this could be the last
I should really hear you sing again
And I should really watch you dance"
Because it's hard to think
"I'll never get another chance
To hold you... to hold you... "

But chilly Mr. Dilly - Too much rush to talk to Billy
All the tizzy fizzy idiot things must get done
In a second - just hang on - all in good time - wont be long
Until later...

I should've stopped to think - I should've made the time
I could've had that drink - I could've talked a while
I would've done it right - I would've moved us on
But I didn't - now it's all too late
It's over... over
And you're gone..

I miss you I miss you I miss you
I miss you I miss you I miss you so much

But how many times can I walk away and wish "If only..."
But how many times can I talk this way and wish "If only..."
Keep on making the same mistake
Keep on aching the same heartbreak
I wish "If only..."

But "If only...."
Is a wish too late...

if only tonight we could sleep - the cure

If only tonight we could sleep
in a bed made of flowers
if only tonight we could fall
in a deathless spell
if only tonight we could slide
into deep black water
and breathe
and breathe …

then an angel would come
with burning eyes like stars
and bury us deep
in his velvet arms

and the rain would cry
as our faces slipped away
and the rain would cry

don't let it end …