mercoledì 23 luglio 2008

la gomma del ponte

cerco di fare in modo che tutti i pezzettini coincidano come in un mosaico. non conosco esattamente la forma che prenderà il mio disegno e di conseguenza è difficile adoperarsi per qualcosa che non si sa cosa'è.
sto andando avanti senza sapere dove. e senza sapere se gli strumenti che utilizzo siano i più adatti.
certamente ci sono altre strade possibili che io in tutta sincerità nono riesco bene a vedere.
continuo a perseverare nei medesimi errori.
è incredibile come una ragazza come me possa essere diabolica.
le notti sono insonni a volte. e mi perdo in giochi da grandi che la mattina dopo mi lasciano addosso sensazioni troppo strane da spiegare.
ci sono molti vuoti in queste giornate. non posso pretendere che una sola persona possa riempirli.
eppure sogno che sia così.
amante amico confidente intrattenitore. mille facce per una persona sola. cosa che evidentemente è fuori da ogni logica.
tra pochi giorni un nuovo lavoro.
dopo ancora qualche manciata di giorni una vacanza che è un grande punto di domanda.
domani ancora musica. isola felice. eldorado in un deserto di alti e bassi di noia e piccole oasi di grande caos.
i capelli mi pare stiano già ricrescendo.
mi guardo nello specchio come se fosse un sogno.
guardo l'ora e i minuti passano lentissimi e mi domando come mai in tutto questo tempo la cosa che riesco a fare meglio è ricordare e non agire.
mi dicevano di uccidere l'uomo che reagisce ma in realtà nel profondo della mia anima le reazioni non sono accompagnate da azioni. ho solo reazioni epidermiche. emotive. parole senza fatti.
come un disegno che non si riesce a completare perché ti si spunta la matita proprio sul più bello.
osservo invece altri artisti all'opera che hanno in mente quadri precisissimi di azione. e mille mani che li aiutano. provo grande invidia mista ad ammirazione.
mi chiedo cosa mi manchi per essere così anche io. per fare rivivere dentro me la reazione e l'azione.
mi chiedo se quanto scrivo sia chiaro. perché a me non lo è per nulla.
ma poi mi chiedo anche altre cose. e concludo che infondo non ha nessuna importanza perché non sto parlando direttamente a nessuno. perché di fatto nessuno si cura di tutto questo mondo sotterreaneo che mi accompagna. perché è di fatto un fardello. o almeno così è visto.
spensieratezza e leggerezza vs appesantimento cronico.
aspetta. tra 10 minuti ti chiamo.
perché sono sempre pronta io. perché sono sempre in anticipo. quasi sempre di corsa. come se dovessi incastrare mille impegni quando il mio reale e più grande dovere non so nemmeno quale sia.
mi domando se guarirò mai. se un giorno mi sveglierò e mi sentirò normale. se mai la mia vita potrà essere diversa da così. se assomiglierà un giorno a quello che immagino.
giro dei film ipotetici nella mia mente. protagonisti due donne, una più giovane una più adulta, e una gomma da masticare.

giovedì 17 luglio 2008

tu riesci a dire tutto quello che voglio sentire
tutto quello che mi fa morire
tu mi fai tremare, come in bilico, su di un filo statico
tu sai sentire i miei mille respiri anche se siamo a chilometri
allora portami al mare anche a dicembre se ti pare
allora fammi sentire tutto quello che hai da dire
allora portami a ballare e
fammi sentire quale musica ti piace ascoltare
tu che non mi vedi perchè decidi che non ti conviene
che la distanza alla fine fa bene
tu sai guardare come cicala
come se fossimo un'unica cosa

domenica 13 luglio 2008

l'alba è un miraggio che mi esplode dentro.

ho in mente una vecchia canzone
una poretti da 66 mi fa buona compagnia
fuori il cielo è gonfio di bagliori e a tratti saette lo squarciano in tutte le direzioni.
mi chiedo cosa spinga un fulmine e dirigersi in un punti preciso. a parte la fisica e la chimica ci saranno delle leggi e dirigerlo. delle leggi che non corrispondono a regole scientifiche intendo.
è incredibile come le cose possano cambiare.
io che non sono avvezza al cambiamento e che sono una persona abbastanza conservatrice, per così dire, una che non è avvezza a muovere le carte in tavola, una che ci mette mesi a prendere decisioni.
domani sarà una giornata molto particolare. sono contenta di non essere sola ad affrontarla.
sono agitata e nervosa ma piena di energia positiva. so che sto andando avanti e facendo quelle cose "da grandi" che mi fanno sentire adulta.
non so se mi piaccia davvero crescere e diventare grande.
preferisco di gran lunga essere la piccola di casa. essere la più coccolata.
anche se ho quasi 26 anni di fatto lo rimango sempre, la più piccola, per lo meno in casa mia. e lo vedo e lo capisco dalle attenzioni. dagli abbracci di mio fratello, che a volte mi sembra più piccolo di me.
improvvisamente poi mi sento una donna. quando vedo mio nipote di due anni che si viene a lanciare tra le mie braccia ed è così piccolo e così dolce con la sua vocina e le sue gambine nude piccolissime.
sentimenti contrastanti come sempre. e fulmini che non sanno dove cadere.
l'alba è come un miraggio che mi esplode dentro.
e sono in mezzo ad una tempesta elettrica. ma cerco di non allontanare da me la certezza di potercela fare ad affontare tutto.