mercoledì 30 aprile 2008

non so dire esattamente cosa mi spinga ad essere così. certe volte me le vado solo a cercare mi sembra. per un innato stupido e incontenibile masochismo.
infondo però se non altro è tutto molto vario. il mio altalenare d'umore mi fa vivere sempre giorni nuovi e diversi tra loro.
certo è anche vero che chi mi circonda rimane a bocca aperta difronte a tutto ciò e tendenzialmente non si capisce mai niente. ovvio. non ho nulla da rimproverare a nessuno.
mi piacerebbe chiudere gli occhi e riaprirli diciamo tra un paio di giorni.
ed essere come sono tutti quanti.

lunedì 28 aprile 2008

change and face the strange!

stranamente sento un flusso di energia incredibilmente dirompente che mi gira nelle vene.
sarà la primavera. sarà semplicemente che le persone partono ma poi ritornano. e anche se sono solo pochi giorni di lontananza, è bellissimo sapere che ci si rivede.
improvvisamente tutto mi appare molto più sensato. saranno le pulizie di primavera che ho fatto ieri, tutte le cose vecchie che ho buttato. sarà l'ordine domestico ripristinato, riflesso del mio nuovo ordine mentale.
sarà che alla fine mi interessa poco di quello che accade qui. sarà che ci sono altre strade che magari non porteranno da nessuna parte, ma che comunque mi danno la speranza e la consapevolezza che si può sempre cambiare e andare oltre.

lunedì 21 aprile 2008

dove ti porto ques'estate?
certe volte mi sento così sciocca perchè riesco a passare una giornata intera a farmi film dell'orrore su scenari possibili e poi alla fine mi basta una frase per sentirmi meglio.
rovistando tra i futuri più probabili, voglio solo futuri inverosimili.
ho visto l'installazione di greenaway questo weekend. mi chiedo come mai certe menti possano essere così elastiche e altre invece no.
certe cose inanimate riescono a darmi più emozione delle persone in carne ed ossa.
milano inzia improvvisamente a sembrarmi familiare, solo in certi momenti però.
mi dedico all'elevazione del mio intelletto. e improvvisamente il lavoro mi sembra una sciocca banalità, solo una parentesi. così mi sembra. soprattutto perchè penso che nelle ore di non lavoro ci sono cose belle da fare, musiche da ascoltare, luci da seguire, persone da abbracciare e con le quali ridere.
la pioggia contina a battere e il mio corpo si rivolta a questa non primavera. completamente bloccata faccio fatica a scrivere, persino.
infondo viene tutto dalla mente, anche il torcicollo.

giovedì 17 aprile 2008

difronte a me infinite possibilità
mi sento quasi onnipotente in questo momento.
e non so bene da dove arrivi questa sensazione
improvvisamente mi sento superiore. a tutte le cose banali che di solito mi infastidiscono.
distacco.
ho molto di meglio da fare e da pensare.

martedì 15 aprile 2008

è tutto vero?
o è tutto finto?
chi mi dice certe cose me le dice davvero? le sente? le pensa?
quanti modi ci sono per volersi bene?
e questi modi sono tutti esperienziabili in una notte?

venerdì 11 aprile 2008

il solito sesso - max gazzè

narrative tape

oggi è una giornata senza parole. un susseguirsi di immagini senza sottotitoli mi hanno accompaganto. immagini passate. immagini presenti. proriezioni del futuro.
l'assenza di parole non contribuisce a fare chiarezza e in realtà non so nemmeno se andare a cercare sillabe o frasi che possano aiutarmi nella decodifica delle immagini.
c'è un cielo pesante. così come me.
mi rendo conto di tutto. di essere assurdamente astrusa e enigmaticamente silenziosa e cronicamente indecisa. ma scusate se non ho voglia di parlare, di spiegare, di essere dorridente e simpatica.
se un'apatia totale mi assale e la sola cosa che posso fare senza fatica è quella di assumere una posizione orizzontale e fissare il soffitto. al massimo chiudere gli occhi senza quasi respirare per risparimare la fatica di entrare in contatto col mondo fuori di me.
in gabbia ovunque e mai libera. mai realmente felice. come se fosse una specie di spullizio il mio. che tutto sommato mi costruisco e mi cerco come se non ci fosse alternativa.
è difficile capirmi. so che la reazione a tutto questo non può essere che l'irritazione e la voglia di dirmi cazzo se sei pesante, cazzo se sei noisa, cazzo come ti lamenti.
ma che ci posso fare. che ci posso fare.
la chiudo qui. sono andata a cercare delle parole che alla fine non sono riuscita a trovare. ho trovato quelle sbagliate ma anche le stesse noiose parole di sempre.

martedì 8 aprile 2008

oggi sembra un po' the last day of summer diciamo.
giornata moscissima. nessun equilibrio. ho fatto moltissimi sogni stanotte. ognuno con una sfumatura diversa. da sogni idilliaci. a incubi orrendi. notte intensa devo ammettere.
ho sognato l'amazzonia. il lavoro. l'amore. tutto. tutto in una notte concentrato in poche ore.
mi rilasso. vado a casa. faccio due passi. e non penso a niente.

giovedì 3 aprile 2008

hanno rotto il cazzo (2)

jovanotti, casini e la pseudo guerrilla, le polveri sottili, moccia, 3 metri sopra il cielo, margherita buy, le pubblicità delle automobili, quelli che parlano 4 lingue, quelli che lavorano fino alle 10 di sera, quelli che ti costringono a lavroare fino alle 10 di sera, i viaggi di lavoro, le convention, i calendari tristi, i punti fragola, i volantini di campagna elettorale, i dibattiti in televisione, i barisit scortesi, le richerche di mercato, la sinottica, le mappe di posizionamento, i concerti costosi, i prezzi dei libri, le telefonate prvate di nascosto dall'ufficio, le sigarette fumate a metà, le didpendenze, i co.co.co., gli obblighi e i doveri, le scarpe costose

martedì 1 aprile 2008

120

un demone buono e un demone cattivo dimorano in me, come diceva qualcuno.
ormai sono in ovejob. compeltamente drogata dal lavoro. 14 ore filate.
sento gli occhi dietro.
per fortuna hanno legalizzato l'ora. e tutto è molto più giusto adesso, a livello di luce e sole e temperature e voglia di stare fuori.
una piccola partenza mi sembra una viaggio lungo un mese. sarà che sono troppo sentimentale.
nonostante la luce divina qui si ostinano ad accendere i neon. e io davvero non approvo. sono tuttti contro il risparmio energetico. immagino i contatori che vanno velocissimi.
fammi vedere le luci della centrale eletrricaaaaaaaaa
fammi vedere le luci
della centrale a turbo gassssssssssss
mamma mia.
che delirio.
non vedo l'ora che sia sera.