lunedì 2 luglio 2007

True Life


45 minuti di viaggio novara milano in piedi su treno superaffollato, a questo punto davvero meglio la biciletta.
arrivo a milano, problemi sulla linea rossa, forse un suicida a conciliazione.... me la faccio a piedi da cadorna in corso vercelli nell'unico qurto d'ora della giornata in cui ha piovuto e contemporaneamente ha fatto un caldo puroso. arrivo in ufficio tutta trafelata, mi affaccio e non la vedo... evvai, sono arrivata prima... allora mi rilasso, vado alla macchinetta del caffè (la sola cosa gratuita in questo stage, a parte il mio tempo che dedico al lavoro) e la vedo. cazzo. è già al 3 caffè. come cazzo ha fatto ad arrivare prima di me anche oggi?
la giornata passa in realtà molto veloce, e forse proprio questo che mi ha fregato, improvvisamente sono le 18 e io sono ancora alla 3 riga di una mail che dovrebbe essere mooolto più lunga. allora mi impegno e alle 1820 ho finito, ma ovvimanete LEI non ha tempo di ricontrollara (chiaro, scrivo le meil al posto suo, poi le firma lei e amici come prima) e allora... qualcosa in me si spegne. Aspetto che finsica di paralre al telefono con la stessa persona per la SESTA volta nel giro di 2 re, per dire le STESSE cose delle 5 telefonate precendenti. Mi metto vicino a lei. Leggiamo la mail. Va malissimo, mi cambia tutte le parole, tutte le virgole, tutti i punti. Più che altro sembra una sostituzioe automatica con i sinonimi e contrari. Mancano davvero le ultime 4 righe. Sono le 1940. Io timidamente le dico... scusa, magari visto che abbaimo quasi finito, andrei, così riesco a prendere il treno alle 2015 (e sono a casa in tempo per riusicre a dormire appena le ore sufficenit per non essere morta domani mattina, averi voluto aggiungere)... e lei mi guarda, e mi dice: stefy. devi cercarti una casa a milano, non puoi essere legata ad un treno.
Io non ho la forza di rispondere e dire niente. Cheido scusa, mi viene quasi da piangere... e me ne vado.
Che storia triste.

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