giovedì 11 ottobre 2007

bury the hatchet

incredibile come io riesca ad essere un attimo prima fredda e distaccata in una telefonata di lavoro, annullandomi totalmente nella spiegazione di un progetto ad una cliente-foca dura di comprendonio e ritrovarmi esattamente in una situazione simile, ma privata, una decina di minuti dopo.
tutta la gente con la quale parlo pare non capirmi, non ascoltarmi.
certe volte i miei interlocutori hanno reazioni che mi fanno davvero incenerire. per rabbia, umiliazione, frustrazione.
mi si riempiono gli oggi di lacrime. sono qui sola nel mio ufficio ordinatissimo dopo 2 giorni di archiviazione selvaggia di ogni singolo foglio, mio e della mia capa.
un senso di vuoto mi assale mi riempie. il vuoto mi riempie svuotandomi.
la mia piccola vita che mi sembra avere messo nelle mani della persona sbagliata (e forne nemmeno consapevole, e forse nemmeno consenziente a tenerla) mi sembra ancora più piccola. emaciata. consumata dalla malinconia. dai digiuni. dalle sigarette e dai caffè di troppo.
sigaretta e acqua minerale. ho solo voglia di vedere scivolare via tutto quello che ho adesso. fare tabula rasa. buttare via tutto. cambiare prospettiva, voltalre pagina. ricominciare da zero, così come si deve fare certe volte quando sei dentro in un loop creativo che gira intorno all'idea sbagliata.
mi sono affannata per fare posto a cose nuove, a persone nuove. che invece di accomodarsi dolcemente nelle pieghe della mia esistenza, arrivan con violenza e come tornado fanno piazza pulita di ogni calore, di ogni gesto dolce e attento che io posso avere.
ora. disarmata, getto la spugna. arresa. perchè non ci si può accanire se qualcuno non ti vuole.
non si può insistere se qualcuno ti ride in faccia mentre gli spieghi della tua sofferenza, delle tue lacrime.
non si può sempre essere disponibili, lo so. a volte magari uno non ha voglia di farsi asciugare dalla mia tristezza. ma allora, cazzo, ditemelo.
sono pensieri confusi i miei.
un vago senso di vomito e traballante equilibrio. la stanza mi gira intorno. i vogli volano. arriva il vento dalla finestra e mi immagino che questo vento sia solo qui solo per solo in questo punto del mondo mentre tutto il resto è immobile.

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