martedì 19 giugno 2007

account

lavoro come stagista in una grande agenzia pubblicitaria di milano. non so bene perchè e percome ma la mia vita sta viaggiando verso questa deriva comunicativa pubblicitaria.
la mia capa diretta è una giovane donna, giovane, per l'appunto e poco più vecchia di me.
il mondo che mi si para davanti ogni mattina da un mese a questa parte è un caleidoscopico turbine di relazioni interpersonali fatto di telefonate, riunioni, meeting, prgogress, briefing, debriefing e tutto quello che c'è scrtto nei manuali di comunicazione, comprese strategie e brand awareness. con la dfferenza che qui non è tutto ordinatamente suddiviso in paragrafi, ma un po' mescolato alla rinfusa.
in questi giorni la boss è assente e io sto giocando sempre più seriamente a fare l'account. per chi non lo sapesse, in un'agenzia di comunicazione l'account è l'interfaccia con il cliente.
per esempio. c'è qualcuno che decide di fare uno spot. l'account va da questo qualcuno, capisce un po' cosa vuole, riferisce il tutto in ageniza ai creativi. dopodichè comincia un rimbalzo di materiali, modifiche, ottimizzazioni che va avanti per un periodo di tempo più o meno indefinito, finchè qualcuno non decide che il suddetto tempo è finito. e alla fine succede che si è sempre in ritardo. sempre. a prescindere dalla data di inizo del lavoro.
ora. una come me, una silenziosa serafica calma ragazza... reagisce malissimo alla frenesia. va a finire che una come me subisce una specie di mutazione interiore e si adegua al ritmo. per forza di cose.
con l'effetto collaterale di una sorta di incipit di esaurimento nervoso dovuto non tanto alle responsabilità (ancora abbastanza umane e limitate) affidatele, quanto alla necessità di dovere sempre e comunque correre. sempre. velocizzarsi. sempre. sto combattendo contro la mia indole da bradipo. la battaglia è lunga e difficile. affilo i coltelli. distendo lo spirito. e come un samurai aspetto che il nemico mi si avvicini.

1 commento:

. .˙˙mααt˙˙. . ha detto...

l'erba del vicino è sempre più verde.

ho il vago e imprecisato (non son sinonimi??) sentore che la saggezza popolare in questo caso ( e in molti altri) sia azzeccatissima.