venerdì 2 maggio 2008

la città è pressoè vuota. solo io e pochi altri nullafacenti nullavolentisi aggirano annoiati per le strade. nessuna voglia di vedere nessuno. fuggo la compagnia per nascondermi nelle strade vuote. meditaizione. silenzio. dopo tutta la confusione e lo stress della grande città, tutto sommato questo freddo silenzio non mi disiace. a vedermi da fuori si può pensare che io sia una specie di sociopatica o sfigatissima solitaria. ineffetti credo proprio che le mie siano scelte consapevoli di vita. e l'aver compreso questo, se non altro, mi rasserena. aver capito che quella che sono sono io davvero e non solo un frutto di accidenti e coincidenze mi solleva da una specie di peccato mortale di accidia e suppnenza che a volte mi ento cucito addosso.
non so se è chiaro quel che voglio dire. ma credo che la mia struttura psichica e interiore abbia proprio bisogno di questi momenti. e se scelgo di stare sola è perchè lo scelgo davvero. il resto, sono scuse che racconto per non far capire che infondo sono un'eremita.
guarderò un film.
aspetterò un'ora tarda per mandare un messaggio, i messaggi della notte sono i più belli. sognerò come sempre improbabili situazioni che sono il riflesso di qualche recondito desiderio e mi cullerò in immaginari scenari di vita che da sempre mi alleggeriscono il presente.

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