giovedì 24 gennaio 2008

con la camicia bianca e la cravatta blu

maglione nero e faccia scura. anche se è quasi primavera il mio umore negli ultimi due giorni non sembra giovarne. anzi. diciamo che c'è stato un rapido rapidissimo calo di entusiasmo. per la serie mai cantare vittoria troppo presto.
non pensavo che il lavoro potesse condizionarmi così tanto da farmi perdere il sorriso.
ripeto sempre le stesse cose, ma sono stanca stanchissima esausta. ogni cosa, ogni spostamento ogni gesto mi costa una fatica incredibile.
non ho voglia di sorridere, ma non sopporto la mia faccia cupa quando mi guardo nello specchio e quando vedo gli altri delusi dal mio poco entusiasmo difronte alle cose che in genere sono quelle che mi fanno piacere e mi regalano una leggere inclinazione delle labbra.
non so bene da dove provenga tutto questo disagio. questo sentirmi fuori posto e vittima di una volontà che da me prescinde.
ingabbiata in una stanza mentre fuori si insinua la primavera. costretta a parlare con persone a me poco gradite, costretta ad essere gentile con tutti e a sorbirmi i cazziatoni di chiunque.
non è bello. forse prorpio è questo lavoro che non mi si confà.

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