che quando inizi a lavorare la tua vita cambi l'avevo intuito. mi ritrovo quindi a fare tutte le cose tipiche di chi lavora. a parte il lavoro in sè, novità nella mia vita di studentessa fino a un annetto fa, inizia a costruirsi un mondo legato al lavoro che si insinua nella mia vita privata.
In più è periodo di Natale, cosa che non fa che favorire questa contaminazione tra pubblico e privato, per intenderci.
Ieri sera festa di natale dell'agenzia. Il boss in forma smagliate con la sua aurea di fascino da rappresentante di enciclopedie, i colleghi tutti brilli e ovviamente molto "sbottonati".
Incontri assolutamente insapettati e quanto mai graditi. E oggi i postumi di una serata che tutto sommato è finita anche troppo presto e che avrei protratto ancora per qualche ora. Ma troppe questioni, troppi blocchi, troppe insicurezze. E sempre l'incubo di essere sconvenienti e incasinare le cose per seguire un istinto momentaneo. Che però tutt'ora mi pervade.
Sono solo le 14. Mi attendono almeno atre 4 ore di scrivania pc e stesura di documenti vari ed eventuali da scrivere prima di poter fuggire a mangiare il panettone al di là della linea gotica. Nella mia cara e amatissima terronia.
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